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lunedì 26 maggio 2008

Chiaiano, notte carica di tensione Il governo: "Via quelle barricate"

CRONACA
 

Riunione tra sindaci della zona e prefetto. "Stato non entra da porta di servizio"
L'esecutivo: fermezza. Maroni: "No all'esercito". Veltroni: "Non si usi la forza"

 

Manifestanti divisi, forse in nottata la decisione. Domani arrivano i tecnici
Bertolaso a 'Porta a porta': "Entro l'estate stop ai treni in Germania e altre regioni"


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ROMA - Notte carica di tensione a Chiaiano. Sarà, probabilmente, una assemblea che si svolgerà in nottata in piazza Rosa dei Venti a decidere la linea da tenere quando domattina alle sette arriveranno i tecnici per effettuare i sondaggi geologici nella cava.

Gli occhi, dopo la tregua sancita ieri, sono puntati sulla prefettura, dove è in corso l'incontro tra i sindaci dei comuni di Marano e di Mugnano, il presidente della ottava municipalità di Chiaiano e il prefetto Alessandro Pansa. Un incontro che è andato per le lunghe, facendo slittare già un paio di volte l'orario dell'assemblea di piazza.

La barricata. Il nodo è una barricata di cassonetti saldati tra loro, filo spinato e catene a piazza Titanic, la porta d'accesso di Chiaiano: se sarà ancora lì lo scontro con le forze dell'ordine e quindi con lo Stato, sarà molto difficilmente evitabile. E Bertolaso lancia un appello che ha contribuito a placare un po' gli animi: "Vi prego domani fateci entrare tranquillamente a Chiaiano. Siate diffidenti, ma lasciatemi lavorare: fra venti giorni tireremo le somme e sarà tutto trasparente".

Il governo e la fermezza. Il problema non è tanto quello di consentire a tecnici e macchinari di raggiungere il sito: quello lo faranno molto probabilmente da una strada secondaria, visto che per togliere tutti i blocchi messi lungo via Cupa di Cane serviranno almeno due giorni. Quanto perché il governo sull'emergenza rifiuti, e dunque anche su Chiaiano, ha messo la faccia.

Berlusconi: "Nessun cedimento". Il premier Berlusconi che anche oggi ha ribadito che non ci sarà "alcun cedimento", tanto che ad alcuni esponenti azzurri Berlusconi ha spiegato che "tra qualche giorno apriremo la gara privata per la costruzione di termovalorizzatori". In caso contrario verrebbe intaccata la linea decisionista che l'esecutivo ha gettato sul piatto in questo inizio di legislatura. E sarebbe un regalo troppo grande per tutti gli altri comuni dove dovranno essere realizzate le discariche previste dal decreto e che aspettano di vedere come va a finire la partita di Chiaiano.
 

"Lo Stato non entra dalla porta di servizio". I messaggi alla piazza sono stati dunque inviati in maniera netta: quella barricata deve essere rimossa. E l'arrivo a Napoli di quasi 1.500 uomini delle forze dell'ordine è forse il segnale più indicativo. "Lo Stato non entra dalla porta di servizio" ha detto chiaro e tondo il prefetto di Napoli, Alessandro Pansa, ai rappresentanti dei manifestanti. Concetti ribaditi oggi dal ministro della Difesa Ignazio La Russa.

Bertolaso ha evitato di affrontare direttamente l'argomento, ma ha ribadito che "domani mattina alle sette i tecnici entreranno nel sito". E da palazzo Salerno, dove oggi si è tenuta la prima riunione del tavolo dei tecnici, fanno filtrare che gli stessi rappresentanti indicati dai cittadini di Chiaiano hanno firmato il verbale in cui si ribadisce che verrà consentito l'accesso alla cava per effettuare tutte le analisi necessarie, come stabilito ieri.

Manifestanti divisi. Resta l'incertezza sulle barricate. Gli amministratori locali, dal sindaco di Marano a quello di Mugnano, hanno lanciato un appello ai cittadini chiedendo esplicitamente che si cominci a smobilitare. Ma gli stessi manifestanti sono tra loro divisi tra i duri e chi è disposto a dare fiducia alle istituzioni. Impossibile, per ora, prevedere come andrà a finire.

L'esercito. Intanto si dibatte sull'eventualità dell'utilizzo dell'esercito per il presidio di siti e impianti, le cosiddette 'aree di interesse strategico nazionale'. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha spiegato di non essere d'accordo con l'uso dell'esercito per funzioni di ordine pubblico. E anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha fatto sapere che le forze armate possono essere impiegate solo in ausilio e su richiesta del sottosegretario Bertolaso.

Veltroni.
Contrario all'utilizzo dei militari anche il Pd che, comunque, è d'accordo con la determinazione del governo nel contrasto all'emergenza: "Bisogna cercare di evitare l'uso della forza il più possibile - ha sottolineato Walter Veltroni - e, insieme all'elemento della determinazione nel portare a compimento questo risultato, bisogna che ci sia qualcosa che attiene alla cultura, al senso del vivere civile, ad uno spirito di comunità, che se si rompe, finisce per creare solo conflitti tra quartieri, regioni, etnie. Ed è l'inizio della fine".

Iter del decreto. Da domani inizierà l'iter del decreto, contenente anche i siti individuati per le discariche (e dunque quella di Chiaiano, sul quale entro 20 giorni ci sarà il verdetto di idoneità), alla Camera. Il testo sarà assegnato alla commissione Ambiente e dovrebbe procedere speditamente per arrivare in Aula tra 10-15 giorni. E in commissione verranno sentiti al più presto, forse già giovedì il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo e il sottosegretario Guido Bertolaso, che stasera ha parlato della situazione a 'Porta a porta'.

Bertolaso a 'Porta a porta'. "Entro l'estate cesserà il trasporto di rifiuti via treno in Germania, così come verso le altre regioni", ha annunciato il sottosegretario che ha anche parlato della realizzazione dei termovalorizzatori: "Oggi ho scritto al sindaco di Napoli chiedendogli di indicarmi un sito per realizzare il termovalorizzatore di Napoli: ha trenta giorni di tempo per decidere, poi bisogna cominciare i lavori". Quello di Salerno, ha spiegato, sarà pronto entro due anni-due anni e mezzo; per Santa Maria la Fossa c'è il progetto ed il terreno i lavori cominceranno entro il 2008; per quello di Acerra, ha aggiunto, "ho la tempistica ma non la dico, ma sarà una data che segnerà la svolta". Sul termovalorizzatore di Acerra ''ho le tempistiche, ma mi guardo bene dal dirle. Quando sarò sicuro dell'accensione del termovalorizzatore, lo dirò e sarà una data importante''.

Discariche. Il sottosegretario ha fatto un accenno anche alla discarica di Sant'Arcangelo Trimonte, in provincia di Benevento e quella di Savignano Irpino, in provincia di Avellino: "Saranno pronte entro la metà del prossimo mese", ha spiegato Bertolaso. "Per Terzigno - ha aggiunto - dobbiamo riprendere l'attività con la comunità locale. Per domani è previsto un incontro con il sindaco, ma Terzigno è un luogo sicuramente importante". Mentre per Valle della Masseria del re, sito accanto a quello di Macchia Soprana nel territorio di Serre e unico funzionante, Bertolaso ha detto che "sarà l'ultima opzione a cui si farà ricorso", anche perché "intendo rispettare l'accordo dei miei predecessori". "Entro fine anno - ha sottolineato - ogni provincia della Campania dovrà avere una sua discarica, evitando così malumori e proteste".

Allarme caldo. Il sottosegretario, infine, ha lanciato un allarme: con il caldo, ha detto, "i rischi sanitari ci sono". "Oggi - ha aggiunto - ci sono stati 31 gradi all'ombra, domani se ne prevedono 32, e il trend è destinato a non diminuire. Il problema sanitario c'è con i rifiuti che rimangono per strada".

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