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Sono nato e vivo in una città che odio e amo : Napoli

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mercoledì 26 dicembre 2007

La Napoli che mi piace- La Napoli da Capire

Per non stare con le mani in mano, in questa giornata di pioggia, ho realizzato un videoclip con il moviemaker di xp. Il titolo è "La Napoli che mi piace" lo propongo qui sperando che piaccia anche a chi mi legge. Vi propongo anche un video di un gruppo hip hop napoletano che reputo molto interessante e che in questa clip ci parla di un altra Napoli. Volendo potete anche lasciare un commento. Nick

Piove

Vorrei sapere chi è che assicura che a Napoli c'è sempre il sole !Gallipoli mentre piove di Maria Rosaria Cristaldi

Stamani avevo intenzioni di uscire con mio figlio per fare una passeggiata verso il lungomare di Via Caracciolo, il tempo purtroppo non è adatto per questo proposito, infatti: Piove, piove come dio la manda. Questa giornata di Santo Stefano è iniziata all’insegna del cattivo tempo. E anche oggi, come ieri stiamo chiusi in casa. A volte penso che queste feste siano più un male che una cosa buona, brutta giornata a parte. Ieri sono venuti i parenti di mia moglie a festeggiare il Natale in casa nostra. Abbiamo mangiato come dei bisonti. In verità ho cercato di non esagerare, ma le pietanze cucinate con passione da mia moglie e da mia cognata sono state diverse e parecchie e per non fare la parte del guastafeste ho partecipato al lauto banchetto. Ho cercato di mangiare un po’ di tutto ma senza esagerare troppo con le porzioni, anche perché sono debole di stomaco e di passare la giornata a lamentarmi non mi andava proprio. Per la cronaca abbiamo messo la tavola per il pranzo verso le ore 14.30, e abbiamo finito di mangiare alle 20.30. Un vero tour de force culinario. Domani mi aspetta di nuovo il lavoro e per paradosso sono quasi contento. Si fa per dire. In realtà preferirei fare altro, tipo, la passeggiata che il cattivo tempo d’oggi mi ha negato. Sarà per un’altra volta. Nick

martedì 25 dicembre 2007

L'amore è un gioco perdente

Questa è la mia canzone preferita di questo fine anno. Auguri,Nick

lunedì 24 dicembre 2007

10 Woman song's for Christmas. by Nick




1) Patti Scialfa,Play around
2) Amy Winehouse, Love Is A Losing Game
3) Gabrielle,Show Me Love
4) India Arie,Beautiful
5) PJ Harvey,The devil
6) Diana Krall , Black Crow
7) Chloe,Around the clock
8) Imani Coppola,Black and white jingle 1
9) Joni Mitchell , Bad Dreams
10)Valerie Joyce,I say a little prayer for you

domenica 23 dicembre 2007

Buon Natale a suon di U2

Non potevo lasciare questo blog con la faccia del berlusca e del suo scagnozzo, che aprono i Post, cosi ho pensato di salutare, a quelli che sventuratamente si sono affacciati su questa pagina, con questo video degli U2 ( che stanno preparando il loro nuovo album proprio in questi giorni e che sembra sia un lavoro per molto versi "rivoluzionario", almeno dalle voci che girano sul web). Ciao a tutti gli amici e parenti che mi visitano e buon ascolto. Ci vediamo dopo le feste. Nick.

giovedì 20 dicembre 2007

La Confezione Regalo




Sotto il periodo delle feste, in questo caso, natalizie, è d'uso da parte di molta gente fare un "pensierino" ai loro avvocati, commercialisti, dottori, ecc. la maggioranza di questi regali sono confezioni contenenti uno spumante e un panettone o pandoro. Questa valigetta di cartone passa poi dal dottore al portiere del palazzo. Questi, ne ha già ricevute diverse, regalategli da altre persone del condominio, le ammucchia e poi le ricicla a sua volta. La famigerata valigetta passa di mano in mano, facendo chissà quanti giri. Provo ad immaginare: Il cliente del dottore, il dottore la passa al suo portiere che a sua volta la regala al commercialista, cha la passa al garagista, che la regala al benzinaio, che la porta all'avvocato che premuroso la regala (sigh) al portiere. Proseguendo ad libitum. P.S. Molto probabilmente, mi suggeriva un amico, finiscono di nuovo in fabbrica (detto scherzosamente, ho no?). Nico

mercoledì 19 dicembre 2007

Natale 2007



Il Natale si avvicina ed io mi sento triste. Come mai ? direte voi. Non lo so dico io. Vorrei saperlo, ma proprio non lo so. Non riesco a trovare in questa festa qualcosa che mi piaccia. Odio fare l'albero, anche se è una cosa che funziona ancora, per molti versi. A me non dice più niente. A mio figlio piace molto. Il fatto è che lui è un bambino e sotto l'albero aspetta i regali, specie quelli di gioco per la playstation o il Nintendo. Quindi per tirare una somma, direi che il Natale è fatto apposta per i bambini, per i grandi è una tappa successiva all'età che avanza e forse questo è un valido motivo per essere triste. Forever Young, cantava Neil Young, qualche anno fa, magari ! fosse cosi, magari.

Oggi per esempio, è uscita una bella giornata di sole. E per me quando c'è il sole c'è la vita. Ma, lo stesso non mi sento felice. Cosa mi sta succedendo ? perché non sono contento ? se tento di analizzare bene la cosa, posso trovare diversi motivi: il caro vita, il potere d'acquisto dello stipendio che si è dimezzato, potrebbero essere delle validi raggioni, credo però che i motivi siano altri e qui l'analisi si fa più difficile. Probabilmente è solo un giorno che non va. Magari domani sarò di buon umore e la vita mi sembrerà più bella. Un Nico che anche se triste non perde mai l'ottimismo.

martedì 18 dicembre 2007

Inverno - Estate


Una cosa che proprio non sopporto è l'Inverno. Non mi piace, non mi è mai piaciuto. Il fatto è che soffro di sinusite e l'umidità mi provoca dei lancinanti dolori di testa che curo con bustine di Aulin o Gocce di Novalgina. Si sa, questi medicinali sono efficaci, ma gli effetti collaterali incidono sul fegato e chissà su quali altri organi del corpo umano. Certo, se fossi ricco la cosa sarebbe diversa, non avrei bisogno di recarmi al lavoro con il motorino e beccarmi tutto quel freddo, pioggia e umido che l'inverno porta con se. Sono solo un comune mortale che purtroppo, per vivere, deve per forza lavorare e per adesso non posso cambiare. L'estate è tutta un'altra cosa. Amo l'estate e il perché non è difficile da intuire. Specie nei mesi di luglio e agosto a Napoli si sta benissimo. Tutti i miei concittadini vanno fuori per le vacanze estive e girare per la città semi vuota è un'esperienza che consiglio a tutti. Si possono apprezzare le cose belle che ci sono in giro. Il mare della riviera di Via Chiaia con il Vesuvio e il Castello dell'Ovo a fare da sfondo, il clima mite, e l'aria odora di malva rosa (piccola licenza poetica). Le passeggiate che spesso faccio con mio figlio diventano l'occasione per fargli apprezzare la mia città, con i sui palazzi antichi, la villa comunale, Posillipo, Marechiaro, Il Maschio Angioino, le strade di Spaccanapoli e chi più ne ha più ne metta. Come sarebbe bello, spesso mi chiedo, se tutte queste auto non ci fossero e tutta questa gente fosse di meno e più civile. Per me è fin troppo chiaro: Napoli non è fatta per l'Inverno e per la troppa gente. Troppo piccola per contenere la massa umana, troppo bella per sopportare l'inverno. Per amare Napoli, bisogna venirci e visitarla in estate. Durante l'inverno è meglio stare in casa. Nico

lunedì 17 dicembre 2007

Sovrappopolazione

    • traffico Uno dei problemi che questo nuovo millennio porta con se è sicuramente e inevitabilmente (credo), la sovrappopolazione umana nelle metropoli urbane. Ogni giorno sono invase dai suoi cittadini e dagli abitanti delle periferie, anch’esse sempre più affollate e numerose, a cui si aggiungono anche i flussi emigratori di cittadini extracomunitarii, legalizati e non. Le città scoppiano d’individui sempre più numerosi e sempre di più sono le automobili e veicoli vari, da quelli di uso privato a quelli commerciali , intasando le strade, sia cittadine sia di periferia e sia extraurbane. Nella mia città questa problematica ha raggiunto ormai dei livelli, "inaccettabili", e in questa frase in cui ho messo tra virgolette, se ci penso bene, mi sembra quasi un eufemismo e forse dovrei usare una parola più adatta:" disperazione" Ecco, questa mi sembra più appropriata. La stessa disperazione che mi prende, quando specie in questi giorni, devo per forza girare per le strade di Napoli. Molte volte per sfuggire al caos del traffico, con il motorino sono costretto a salire sui marciapiedi e questa è una cosa che, mio malgrado, devo fare per forza , altrimenti resto imbottigliato... La parola che uso per definire quel che vedo è: "Siamo troppi. ", quasi a giustificare l'assurdità e la moltitudine di moto e autoveicoli che si trovano in strada, sia stiano marciando e sia si trovino in stato di parcheggio, magari in doppia fila e con l'allarme blindato inserito. Penso a questo punto che ci vorrebbe una sorta di Napoli 2, per riuscire a decentrare un po di persone e rendere più vivibile la città. Altre soluzioni non si riescono a vedere. Sui nostri politici locali è meglio stendere un velo pietoso, " l'intellighenzia borghese" è dedita solo a fare soldi - e non importa come-, il proletariato è sempre più sottomesso ad un salario magro che, di fatto, lo rende un poveraccio in perenne ricerca di denaro. A chi santo bisogna votarsi ? mi domando... Confesso che la vedo nera. Allora è meglio rinchiudersi in casa a scrivere i post di questo blog, ascoltare la tua musica preferita, leggere qualche buon libro, cercando di esorcizzare il pessimismo che mi assale, quando circolo per le strade di Napoli.

domenica 16 dicembre 2007

Amarcord

La Domenica mi alzo tardi dal letto, così cerco di recuperare un pò di forze lasciate durante il periodo lavorativo. Il freddo di questi giorni poi, aiuta a poltrire di più rispetto alle altre volte che passo in casa la mia giornata di riposo settimanale. Questa mattina sotto le coperte ascoltavo alla radio alcune canzoni italiane e straniere datate anni 70. Tra un pezzo e l'altro, pensavo a come mi era sfociata la passione per la musica. Ricordo che ero bambino e proprio alla radio avevo ascoltato un brano di Riccardo Del Turco dal titolo "Luglio".

del turco

Quella canzone mi piaceva un sacco, forse perchè era un bel ritratto di un'infanzia passata sulle spiagge di Marechiaro insieme ai miei amici, in una Napoli solare e spensierata. Mi torna in mente anche un altro pezzo di quel periodo che mi piaceva molto : "Ho scritto t'amo sulla sabbia" di Franco I & franco IV.

fraco

Era una canzone estiva, di quelle che accompagnavano i ragazzi sui lidi degli stabilimenti balneari e che potevamo ascoltare mettendo la 100 lire nel Jukebox.Il vero colpo di fulmine Musicale, quello che mi spinse a comprare il primo 33 giri, fu "Oye Como Va" e "Flor De Luna" di Carlos Santana. Quei brani li ascoltai a casa di Enzo Caputo, un amico che abitava dalle parti di Piazza Ottocalli. Quella sera lui aveva tenuto un festa di compleanno e io fui invitato insieme ad altri ragazzi. Era anche un occasione per fare amicizia con persone nuove e di poter invitare qualche ragazza a ballare uno "Slow". Enzo Prese un LP; "Abrax as".

abraxas-s

Lo mise sul giradischi-marca geloso-, con quell'Album conobbi il ritmo ballando come un matto, mentre con il secondo pezzo tratto dal disco "Moonflower"

flor de luna

invitai la mia prima ragazza ad un ballo, con la chitarra straordinaria di Santana che mi faceva da sottofondo. Nico, nostalgico.

venerdì 14 dicembre 2007

Vento Freddo & Spazzatura

Il titolo di questo post potrebbe sembrare il nome di un gruppo di R&B anni 70 versione "Trash", ma l'ho voluto intitolare così per i motivi che andrò a descrivere:

Questa mattina tirava un vento gelido e le strade di Napoli erano piene di spazzatura a causa del fatto che la raccolta non è stata effettuata e chissà ancora per quanto tempo lo sarà. Praticamente, se non si sbrigano, invece di "Natale in casa Cupiello", faremo Natale nella "munnezza". Per recarmi al lavoro uso un motorino 50 comprato 7 anni fà. Percorrendo la strada che mi porta al Vomero, all'altezza di Via S. Rosa ho trovato un ingorgo di auto,di moto e autobus. Il caos era dovuto al fatto che alcune auto stavano parcheggiate in divieto di sosta lungo un tratto di enorme importanza per coloro che salgono e scendono dalla zona collinare. Un vigile che mettesse un pò d'ordine non lo trovavi per niente. I miei, purtroppo, incivili concittadini se ne strafregano di tutto e di tutti. Le istituzioni latitano, le forze dell'ordine pure, evviva la tarantella ! Alle ore 19.30 ho rimesso in moto il cinquantino per ritornare alla casa mia, tutto infreddolito e cosa trovo nel percorrrere il tratto di rientro ? Uno schifo da vomito ! Ecco cosa vedevo: Cassetti della spazzatura rivoltati per terra da chissa quale mano di criminale, schifezze per tutta la strada, freddo sempre più gelido e... Vento. vento, vento che portava lo schifo dapertutto. Napoli mi sembrava Beirut. Bassolino dove sei ? Jervolino cosa fai ? Post di Nico, avvilito.Spazzatura

mercoledì 12 dicembre 2007

Amy Winehouse

L'artista che più mi ha colpito in quest' anno, in verità un pò avaro in fatto di novità musicali, è sicuramente, Amy Winehouse. Il suo cd "Black to Back" è un piccolo Gioiello. La voce leggermente graffiante, il genere che strizza l'occhio al R&B anni 60, stile "Blues Brothers" (tanto che, la Band che l'accompagna è sia negli strumenti che nell'abigliamento un diretto omaggio ai fratelli del blues), vestono un Album di canzoni che raccontano di una vita vissuta "borderline" e ritraggono non solo una bravissima cantante ma anche una persona "Vera", che sfugge completamente da ogni clichè di cantante pop attuale,come purtoppo c'è ne sono, tutte costruite a tavolino da un'industria musicale che bada più all'apparenza che alla sostanza. Di sostanza in questa straordinaria artista c'è ne molta e si sente. Inoltre, vorrei segnalare che In questi giorni è uscito un suo dvd live dal titolo "I Told You I Was Trouble" e raccoglie un bellissimo concerto suonato a Londra, registrato con una qualità audio davvero ottima. Consigliato a chi ama la musica che riesce a dare ancora delle "Good Vibration". Nicoamy_winehouse-i_told_you_i_was_trouble-(dvd)-2007-front

martedì 11 dicembre 2007

NicoMedia

Quando ho iniziato a creare questo Blog per prima cosa ho pensato al titolo. Come chiamarlo, mi sono chiesto ?... In verità non avevo un idea ben precisa, così, senza arrovellarmi troppo il cervello, l'ho chiamato Nico Blog, dal mio diminutivo. Poi , andando avanti realizzavo il tutto, mi sono accorto che avevo messo molti argomenti che mi piacciono e che appartegono al mondo della "multimedialità". Il passo successivo è stato di chiamarlo "NicoMedia", solo per il fatto che suonava bene e che rispecchiava il nome dell'autore e dei contenuti della pagina digitale. Una Gentil signora, professoressa di storia e geografia mi faceva notare che Nicomedia è il nome di una città della Turchia. La cosa all'inizio mi ha sorpreso perchè non conoscevo questo luogo (confesso la mia ignoranza), così sono andato in rete e ho provveduto a colmare questa mia lacuna. Prima di riportare sulla pagina il risultato della ricerca, vorrei raccontare di un piccolo aneddoto : Qualche anno fa, partecipavo alla creazione di una radio locale come autore di un programma musicale( ne ho parlato in un Vecchio Post ), dovevo trovare un titolo al programma da presentare in "seconda serata" e pensando affondo, realizzai che, 1) trattavo di musica jazz, blues, e fusion, 2)i pezzi musicali che proponevo partivano dalle note che nascevano dal Blues. Quindi pensai ;"Blu Note", ma, scoprii che era già un locale di Parigi dove, suonavano molti musicisti Jazz e inoltre era ed è ancora una casa discografica americana specializzata in musica Afroamericana.

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Questo mi ha fatto pensare che ora come allora alcune analogie avvengono per le mie passioni che trovano poi riscontro con storie di altri persone e luoghi, mentre quella di Nicomedia credo che sia davvero solo un caso, o no ?

Per la ricerca sulla città turca, ecco cosa ho trovato su Wikipedia :

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Nicomedia è il nome con il quale è stata maggiormente conosciuta nell'antichità la città turca corrispondente all'attuale Izmit. Sorge sul golfo di Izmit del Mar di Marmara, e si trova a circa 100 km a oriente di Istanbul; è la capitale della provincia di Kocaeli e conta circa 210.000 abitanti.

Izmit è un importante centro commerciale e industriale. Possiede un porto molto attivo e si trova sulla più importante strada turca, quella che unisce Istanbul ad Ankara. Possiede una grande raffineria, industrie del cemento e della carta e un grande impianto della industria automobilistica Ford. Essa è anche un notevole città turistica, grazie a quanto rimane dei monumenti del suo glorioso passato.

Nell'antichità la città era chiamata Astaco o Olbia. Dopo una distruzione fu ricostruita intorno al 264 a.C. dal re ellenistico Nicomede che le diede il nome di Nicomedia. Fu scelta nel 284 da Diocleziano come capitale della parte orientale dell'Impero per la sua posizione strategica, nelle vicinanze dello stretto dei Dardanelli e dl Bosforo. Sotto Diocleziano venne molto arricchita e nel 303-304 vi fu costruita un'arena in occasione dei Vicennalia. Perse il ruolo di centro dell'Impero nel 330, con il trasferimento della capitale a Costantinopoli. Fu distrutta da un terremoto nel tardo IV secolo. Nel V secolo fu un centro dell'Arianesimo. Della città antica oggi resta solo qualche rovina del Palazzo imperiale di Diocleziano, tracce dell'acquedotto, una fontana del II secolo e resti nelle vicinanze del porto.

Il 17 agosto 1999 un terremoto di magnitudo 7.4 ha devastato la sua regione causando ben 14.000 morti.

Ultima Cena ad alta definizione

Sul sito: http://www.haltadefinizione.com/it/cenacolo/look.asp (potete anche cliccare il link) si raggiunge un portale che presenta alcune opere artistiche che si possono visionare con una tecnica di alta definizione tra cui l'Ultima Cena di Leonardo Da Vinci. La cosa interessante è dovuta dal fatto che puntando il mouse, si può indagare il capolavoro nei minimi dettagli. Consigliato a tutti quelli che hanno letto il romanzo di Dan Brown e non.

ultimecena

lunedì 10 dicembre 2007

Daniele Sepe - Musicista

Sono diversi anni che ascolto Daniele Sepe e devo dire che gli album che ho comprato non mi hanno mai deluso. Quello che più apprezzo dei suoi lavori è la varietà degli stili musicali che utilizza, in base ai quadri musicali che compone, senza mai essere banale o irriverente. Mi piace anche il suo modo di essere, ironico e allo stesso tempo pieno d' impegno sociale. Nei suoi album e nei suoi concerti, credo di avere scorto non solo un musicista valido, ma soprattutto un uomo, che probabilmente ne ha visto tante in questo mondo e con la sua musica tenta di descrivercelo,facendoci ora sorridere, ora riflettere e ora gustare la sua bravura compositiva e dei musicisti-quasi tutti campani-che suonano con lui. Nico. Il suo sito: http://www.danielesepe.com/ è ricco di altre storie e link utili.Daniele_Sepe.tif.big

domenica 9 dicembre 2007

http://sikym.blogspot.com/

Girando per i diversi blog di Blogger, il network che ospita il mio blog, ho scoperto il sito: http://sikym.blogspot.com/ . Fateci una capatina ci sono delle fotografie meravigliose, una vera delizia per gli occhi e per la mente. La foto che vi propongo qui sotto è Il mio sfondo del desktop. La trovate sul sito in questione. L'ho battezzata "beautiful Home". Magari le nostre città avessero questo tipo di architettura, sarebbero certamente più vivibili e la gente sarebbe di sicuro più felice. Nicobeautiful home

sabato 8 dicembre 2007

YouTube - Virus - Antonio Rezza


Ho Girato per You Tube e mi ha molto divertito questa clip di Antonio Rezza.
Cosa ne pensate ?


YouTube - Virus - Antonio Rezza

Niente è come sembra

Ho comprato alla FNAC un cofanetto contenente tre cose: libro, un film dvd e un cd live, prodotti da Franco Battiato, il titolo è; "Niente è come sembra". Lo consiglio, perchè con solo 17,00 euro ti porti a casa un bel pò di roba di qualità.

Il Film è una riflessione sui tempi che viviamo e sulle possibilità che abbiamo per poter cambiare il nostro indirizzo di vita. Battiato ci sugerisce con la lettura, l'ascolto e la visione, il suo punto di vista su cosa potremmo fare per vivere in modo più decente su questo mondo. Indirettamente e senza nessuna nessuna morale ci porta per mano e ci fa capire in sostanza che tutti noi esseri umani che tanto ci arabattiamo per sopravvivere, abbiamo invece una speranza, sta solo a noi volerla e tenderle una mano. Nel film c'è un bel cast di attori e le musiche sono bellissime. In particolare sono rimasto colpito da una scena di un imitatore di versi di usignolo, tanto che sembravo lui stesso un uccello e sono rimasto affascinato dalla lettura dei tarocchi fatta da Alejandro Jodorowsky che già conoscevo come regista e come sceneggiatore di fumetti insieme al grande Moebius. Per uscire dal grigiore che ci circonda ecco un bel raggio di luce composto da tre elementi : Suono, Visione e Letterattura. Nicobattiato_album Sito di Battiato

venerdì 7 dicembre 2007

e-songenapoli.com

Per trovare notizie inerenti alla classica canzone napoletana andate sul sito del mio amico Ciro Daniele.

per contatti: cirodaniele@libero.it

Il sito ve lo consiglio caldamente per il semplice motivo che il mio amico è un mostro d'informazioni su tutto

quello che riguarda i poeti e gli autori della canzone napoletana e non. Cliccate qui a fianco . Nico :Vincenzo Russo Poeta del popolo.Piccola biografia di Ciro DanieleVincenzoRusso

giovedì 6 dicembre 2007

Nicola-Klaus



Oggi è il mio onomastico S. Nicola che viene il 06.12. E a proposito di questa ricorrenza voglio ricordare una storiella (vado a memoria) che ho letto qualche anno fa: avevo tra le mani un fumetto di “Martin Mystere - Bonelli Editore- e nell’episodio si narrava di una leggenda che “forse” potrebbe avere più verità che fantasia. Il racconto era in parte questo: S.Nicola Vescovo di Bari, da giovane era un monaco errante dopo di molti e molti anni di girovagare e oramai stanco, decise di trascorrere un lungo periodo per riposarsi da quei tanti viaggi, in un paesino scandinavo. Siccome era abile a costruire con dei pezzetti di legno figure di animali e burattini e siccome amava molto anche i bambini, pensò di unire le due cose e si mise a regalarli ai loro genitori, che poi li regalavano a loro volta ai loro figlioli. Nicola era così bravo che la voce si sparse per tutta la regione del paese. I bambini, felicissimi, arrivavano con i loro genitori da ogni posto, per recarsi alla casa del costruttore di quei famosi giocattoli. Diversi anni dopo, quando Nicola si mise di nuovo in cammino per raggiungere la sua Bari, gli abitanti del posto pensarono bene di continuare quella tradizione e di dedicare quel luogo in suo ricordo e addirittura di continuare la produzione di quei giocattoli che rendevano e ancora adesso renderanno felici coloro che li ricevono in dono. Questa è più o meno, la storia di S. Nicola di Bari o se volete di Santa Klaus ( sembra che Nicola in scandinava si dica Klaus). Questa storia vera o finta che sia a me piace molto. Nico

lunedì 3 dicembre 2007

Il Presepe napoletano

Il presepe napoletano è una delle tradizioni natalizie più consolidate e seguite che si è mantenuta inalterata per secoli.

Origini

Il primo presepio a Napoli viene menzionato in un documento che parla di un presepio nella Chiesa di S. Maria del presepe nel 1025. Ad Amalfi, secondo varie fonti, già nel 1324 esisteva una "cappella del presepe di casa d'Alagni".

Nel 1340 la regina Sancia d'Aragona (moglie di Roberto d'Angiò) regalò alle Clarisse un presepe per la loro nuova chiesa, di cui oggi è rimasta la statua della Madonna nel museo di San Martino.

Altri esempi risalgono al 1478, con un presepe di Pietro e Giovanni Alemanno di cui ci sono giunte dodici statue, e il presepe di marmo del 1475 di Antonio Rossellino, visibile a Sant'Anna dei Lombardi.

Nel XV secolo si hanno i primi veri e propri scultori di figure. Tra questi sono da menzionare in particolare i fratelli Giovanni e Pietro Alemanno che nel 1470 crearono le sculture lignee per la rappresentazione della Natività.

Le prime figure in terracotta appaiono nel XVI secolo, come viene confermato da un documento notarile del 1532. In questo documento viene descritto un presepe con pastori in terracotta e dipinti che furono realizzati per un nobile di Sorrento, Matteo Mastrogiudice.

L'età d'oro

Un presepe allestito in una casa napoletana










Un presepe allestito in una casa napoletana

Nel Seicento il presepe allargò il suo scenario. Non venne più rappresentata la sola grotta della Natività, ma anche il mondo profano esterno: in puro gusto barocco, si diffusero le rappresentazioni delle taverne con ben esposte le carni fresche e i cesti di frutta e verdura e le scene divennero sfarzose e particolareggiate (Michele Perrone fu tra gli artisti principali in questo campo), mentre i personaggi si fecero più piccoli: manichini in legno o in cartapesta saranno preferiti anche nel Settecento.

Il secolo d'oro del presepe napoletano è il Settecento, quando regnò Carlo III di Borbone. Per merito della fioritura artistica e culturale in quel periodo anche i pastori cambiarono il loro sembiante. I committenti non erano più solo gli ordini religiosi, ma anche i ricchi e i nobili.

La scena si sposta sempre più al di fuori del gruppo della sacra famiglia e più laicamente s'interessa dei pastori, dei venditori ambulanti, dei re Magi, dell'anatomia degli animali. Benché Luigi Vanvitelli definì l'arte presepiale "una ragazzata", tutti i grandi scultori dell'epoca si cimentarono in essa fino all'Ottocento inoltrato. Goethe descrive il presepe italiano nel suo Viaggio in Italia del 1787:

.Ma il Museo della Certosa di San Martino è certamente il punto di riferimento per gli studi sul presepe Napoletano, oltre ai ricchi presepi ancora conservati integri a Napoli e altrove. Forse il più celebre e acclamato esempio di presepe napoletano è il presepe Cuciniello realizzato tra il 1887 e il 1889 ed esposto a San Martino; un altro celeberrimo, esposto talvolta a palazzo reale, è il Presepe del Banco di Napoli.

Nel Novecento questa tradizione è gradualmente scomparsa, ma oggi grandi presepi vengono regolarmente allestiti in tutte le principali chiese del capoluogo campano e molti napoletani lo allestiscono ancora nelle proprie case.

San Gregorio Armeno

San Gregorio Armeno

Oggi alcuni pastorai producono anche pastori che rispecchiano le personalità dei nostri tempi, quindi non c'è da meravigliarsi se si trovano personalità conosciuti nelle vetrine della caratteristica via San Gregorio Armeno, nel centro storico di Napoli, che è famosa in tutto il mondo per la produzione artigianale di presepi. Sono presenti mostre permanenti e negozi artigiani, che permettono di comprare e quindi costruire il presepe personale a proprio piacimento. Inoltre maestri artigiani costruiscono, oltre alle classiche statuette, pastori raffiguranti personaggi moderni, come ad esempio Totò, Pulcinella o altri personaggi del costume italiano.

In molti luoghi della Campania ci sono associazioni e gruppi di persone che ogni anno ripetono il rituale: agli inizi di Novembre danno l'avvio alla costruzione di presepi all'aperto che invitano a visitarli durante una passeggiata. Esistono anche esposizioni che vengono allestiti proprio in quel periodo.

Ricerca a cura di Simone Musella.

Napoli - Report


Oggi ho due cose da dire: 1) La mia squadra - Il Napoli- deve ridimensionare le sue ambizioni, visto che ieri ha subito una sonora sconfitta in casa dell'Atalanta. 5 pappine a 1 ( il gol del Napoli segnato da Sosa è -magra consolazione- stato sicuramente il più bello della partita). Ora bisogna che non perdano il morale e che facciano tesoro di questa "mazziata".










2) Su RAI tre dopo aver assistito alla trasmissione " Che tempo che fa", ho visto "Report" il settimanale (forse l'unico) della terza rete che si occupa di storie che vanno a scovare nei malaffare del nostro bel paese e che questo programma fa vedere come viene purtroppo, troppo spesso saccheggiato. Le inchieste di questa trasmissione stanno diventando lo specchio di un'Italia in mano ai sciacalli e la cosa assurda, come a detto anche la Litizzetto in una puntata di Fabio Fazio; è che il giorno dopo la trasmissione, uno si aspetterebbe delle iniziative da parte del governo e degli organi giudiziari, ma niente sembra trapelare dai giornali o da altri programmi televisivi. Milena Gabanelli, che è oltre come autore anche la presentatrice della trasmissione, in questa puntata ha sottolineato che questo pensiero della comica televisiva ( e anche un po di tutti quelli che seguono il programma) è vera solo in parte e che -non tutte- ma diverse iniziative nei confronti dei fatti denunciati sono state prese. E in questa puntata, che aveva come inchiesta la Moda italiana le ha dimostrate. Per il resto, il sottoscritto è convinto dell'idea che il governo e la magistratura dovrebbero ancora con più attenzione seguire il programma, perché lo schifo in cui stiamo precipitando è davvero troppo. Per chi volesse approfondire : http://www.report.rai.it

sabato 1 dicembre 2007

Inferno 5° Canto - Benigni


Giovedì su RAI UNO ho assistito allo spettacolo di Roberto Benigni, il primo di 13 puntate.
Nella prima Puntata ha raccontato con dovizia di particolari il 5° Canto dell' "Inferno", da "La Divina Commedia" di Dante Alighieri. Poi ha recitato tutto il passo a memoria, facendomi emozionare. Benigni è stato di una tale bravura che ho pianto e a voglia Vittorio Sermonti a criticarlo male. Qui vi propongo di leggere con attenzione il Canto che come dice benigni e di una bellezza strugente.

Così discesi del cerchio primaio
giù nel secondo, che men loco cinghia

3 e tanto più dolor, che punge a guaio.
Stavvi Minòs orribilmente, e ringhia:
essamina le colpe ne l’intrata;

6 giudica e manda secondo ch’avvinghia.
Dico che quando l’anima mal nata
li vien dinanzi, tutta si confessa;

9 e quel conoscitor de le peccata
vede qual loco d’inferno è da essa;
cignesi con la coda tante volte

12 quantunque gradi vuol che giù sia messa.
Sempre dinanzi a lui ne stanno molte:
vanno a vicenda ciascuna al giudizio,

15 dicono e odono e poi son giù volte.
"O tu che vieni al doloroso ospizio",
disse Minòs a me quando mi vide,

18 lasciando l’atto di cotanto offizio,
"guarda com’entri e di cui tu ti fide;
non t’inganni l’ampiezza de l’intrare!".

21 E ’l duca mio a lui: "Perché pur gride?
Non impedir lo suo fatale andare:
vuolsi così colà dove si puote

24 ciò che si vuole, e più non dimandare".
Or incomincian le dolenti note
a farmisi sentire; or son venuto

27 là dove molto pianto mi percuote.
Io venni in loco d’ogne luce muto,
che mugghia come fa mar per tempesta,

30 se da contrari venti è combattuto.
La bufera infernal, che mai non resta,
mena li spirti con la sua rapina;

33 voltando e percotendo li molesta.
Quando giungon davanti a la ruina,
quivi le strida, il compianto, il lamento;

36 bestemmian quivi la virtù divina.
Intesi ch’a così fatto tormento
enno dannati i peccator carnali,

39 che la ragion sommettono al talento.
E come li stornei ne portan l’ali
nel freddo tempo, a schiera larga e piena,

42 così quel fiato li spiriti mali
di qua, di là, di giù, di sù li mena;
nulla speranza li conforta mai,

45 non che di posa, ma di minor pena.
E come i gru van cantando lor lai,
faccendo in aere di sé lunga riga,

48 così vid’io venir, traendo guai,
ombre portate da la detta briga;
per ch’i’ dissi: "Maestro, chi son quelle

51 genti che l’aura nera sì gastiga?".
"La prima di color di cui novelle
tu vuo’ saper", mi disse quelli allotta,

54 "fu imperadrice di molte favelle.
A vizio di lussuria fu sì rotta,
che libito fé licito in sua legge,

57 per tòrre il biasmo in che era condotta.
Ell’è Semiramìs, di cui si legge
che succedette a Nino e fu sua sposa:

60 tenne la terra che ’l Soldan corregge.
L’altra è colei che s’ancise amorosa,
e ruppe fede al cener di Sicheo;

63 poi è Cleopatràs lussurïosa.
Elena vedi, per cui tanto reo
tempo si volse, e vedi ’l grande Achille,

66 che con amore al fine combatteo.
Vedi Parìs, Tristano"; e più di mille
ombre mostrommi e nominommi a dito,

69 ch’amor di nostra vita dipartille.
Poscia ch’io ebbi il mio dottore udito
nomar le donne antiche e ’ cavalieri,

72 pietà mi giunse, e fui quasi smarrito.
I’ cominciai: "Poeta, volontieri
parlerei a quei due che ’nsieme vanno,

75 e paion sì al vento esser leggeri".
Ed elli a me: "Vedrai quando saranno
più presso a noi; e tu allor li priega

78 per quello amor che i mena, ed ei verranno".
Sì tosto come il vento a noi li piega,
mossi la voce: "O anime affannate,

81 venite a noi parlar, s’altri nol niega!".
Quali colombe dal disio chiamate
con l’ali alzate e ferme al dolce nido

84 vegnon per l’aere dal voler portate;
cotali uscir de la schiera ov’è Dido,
a noi venendo per l’aere maligno,

87 sì forte fu l’affettüoso grido.
"O animal grazïoso e benigno
che visitando vai per l’aere perso

90 noi che tignemmo il mondo di sanguigno,
se fosse amico il re de l’universo,
noi pregheremmo lui de la tua pace,

93 poi c’hai pietà del nostro mal perverso.
Di quel che udire e che parlar vi piace,
noi udiremo e parleremo a voi,

96 mentre che ’l vento, come fa, ci tace.
Siede la terra dove nata fui
su la marina dove ’l Po discende

99 per aver pace co’ seguaci sui.
Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
prese costui de la bella persona

102 che mi fu tolta; e ’l modo ancor m’offende.
Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,

105 che, come vedi, ancor non m’abbandona.
Amor condusse noi ad una morte.
Caina attende chi a vita ci spense".

108 Queste parole da lor ci fuor porte.
Quand’io intesi quell’anime offense,
china’ il viso e tanto il tenni basso,

111 fin che ’l poeta mi disse: "Che pense?".
Quando rispuosi, cominciai: "Oh lasso,
quanti dolci pensier, quanto disio

114 menò costoro al doloroso passo!".
Poi mi rivolsi a loro e parla’ io,
e cominciai: "Francesca, i tuoi martìri

117 a lagrimar mi fanno tristo e pio.
Ma dimmi: al tempo d’i dolci sospiri,
a che e come concedette amore

120 che conosceste i dubbiosi disiri?".
E quella a me: "Nessun maggior dolore
che ricordarsi del tempo felice

123 ne la miseria; e ciò sa ’l tuo dottore.
Ma s’a conoscer la prima radice
del nostro amor tu hai cotanto affetto,

126 dirò come colui che piange e dice.
Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;

129 soli eravamo e sanza alcun sospetto.
Per più fïate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;

132 ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disïato riso
esser basciato da cotanto amante,

135 questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu ’l libro e chi lo scrisse:

138 quel giorno più non vi leggemmo avante".
Mentre che l’uno spirto questo disse,
l’altro piangëa; sì che di pietade

141 io venni men così com’io morisse.
E caddi come corpo morto cade.

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