Informazioni personali

Sono nato e vivo in una città che odio e amo : Napoli

Benvenuto !

sabato 8 novembre 2008

Libri, canzoni, film e spettacoli tv Il dominio della copia ora è di tutti

 

Il libro di Ernesto Assante "Copio, dunque sono" sulla lunga
battaglia per il controllo della riproduzione e per il copyright

Libri, canzoni, film e spettacoli tv Il dominio della copia ora è di tutti

I RADIOHEAD hanno distribuito il loro ultimo album attraverso Internet, senza una casa discografica alle spalle. "Copio, dunque sono" segue lo stesso percorso. Un libro che viene pubblicato senza un editore, direttamente dall'autore, sfruttando le possibilità che oggi Internet offre, attraverso un sito di editoria on line che si chiama "Ilmiolibro.it". Niente editore, niente distribuzione tradizionale, il dominio della copia completamente nelle mani dell'autore, che decide non solo il contenuto del libro, ma anche la sua forma e il prezzo, e lo mette in distribuzione solo attraverso la rete. "Copio, dunque sono" è un libro"on demand" che può essere acquistato solo sul sito di "Ilmiolibro.it" e che ogni acquirente riceve direttamente a casa. Non ci sono copie stampate in precedenza, ogni libro viene stampato solo nel momento in cui viene richiesto da chi lo vuole acquistare. Non ci sono resi, non ci sono copie che vanno al macero, non ci sono copie che circolano nelle librerie. Ma è un libro vero e proprio, per chi ama i libri e non pensa che possano essere sostituiti dai file digitali.
"Copio, dunque sono" è un libro che parla di come il dominio della copia non sia più nelle mani degli editori, dei discografici, dei produttori, dei distributori. Ed è un libro che vive completamente questa realtà. Il copyright è dell'autore, che è anche responsabile della pubblicazione ed è editore di se stesso. "Copio, dunque sono", dimostra che il dominio della copia è passato nelle mani degli autori.

***
E' una storia lunga quella che Assante racconta in questo volume, una storia affascinante, quella del dominio della copia. Del potere di copiare le cose. Anzi, non le cose, ma i pensieri, i testi, le immagini, i suoni, tutte quelle cose che rendono la nostra vita più bella, più appassionante, più ricca, libri, dischi, film, spettacoli televisivi, poesie, canzoni, fotografie.
Quello per il "dominio della copia" e sul diritto d'autore è un campo di battaglia vero e proprio, sul quale ci sono stati, nel corso degli anni, grandissimi scontri, molti dei quali tuttora in corso. Non tanto sul principio fondamentale, quello per il quale l'autore è proprietario di tutti i diritti sulla propria opera e quindi li può cedere a terzi per pubblicarla, copiarla, stamparla, distribuirla, principio che è giustamente rimasto immutato. Quanto sui diritti degli utenti che, una volta acquisita legalmente una copia, possono farne determinati utilizzi e non altri, e sulle possibilità di realizzare delle copie. Ogni volta che nuove tecnologie di copia sono arrivate nelle mani del pubblico le battaglie si sono moltiplicate, da quella dell'industria discografica, negli anni Ottanta, contro le audiocassette che servivano per ascoltare le canzoni copiate sui walkman, a quelle delle industrie cinematografiche negli anni Novanta per limitare i danni dopo l'avvento dei videoregistratori, da quelle degli editori contro l'uso delle fotocopie dei libri, a quelle delle aziende che producono videogiochi contro le copie su cd, fino ad oggi, con i casi più recenti, quello di produttori televisivi come la Viacom contro YouTube, e quello degli editori contro Google, per la riproduzione di parti di libri.
E' sul fronte della musica che gli scontri si sono fatti più vivaci negli ultimi anni, soprattutto da quando, con l'avvento di Internet, copiare e distribuire canzoni non è stata più un attività tecnologicamente limitata alle case discografiche.
Le case discografiche hanno controllato il mercato della musica registrata fino a quando erano in grado di dominare le copie, fino a quando erano gli unici in grado di mettere in vendita copie di dischi, fino a quando c'era il vinile. Poi hanno perso un po' del loro potere quando è arrivata la radio, un altro pezzo, molto più grande, quando sono arrivati il registratore, le cassette, il walkman. Quindi lo hanno perso del tutto quando sono arrivati i computer, i file mp3, i masterizzatori. E quando tutto è diventato più semplice con Internet. La digitalizzazione dei contenuti, audio, video, testi, ha messo nelle nostre mani il potere di copiare i contenuti stessi. Si possono copiare film, che prima era impossibile copiare, si possono copiare libri, che prima era impossibile copiare, si possono copiare i cd e tutta la musica che contengono. Il dominio della copia è passato nelle nostre mani.

sabato 1 novembre 2008

Gelli, la P2 e il Piano di rinascita nazionale Scoppia il caso sull'ex Venerabile in tv

Conferenza stampa a Firenze dell'ex Gran maestro della P2 alla presentazione
del programma 'Venerabile Italia', in onda da lunedì su Odeon Tv

"Solo Berlusconi può proseguire il mio progetto. Usi la sua maggioranza"
Il Pd insorge e attacca: "Il presidente del Consiglio non ha nulla da dire?"

Gelli, la P2 e il Piano di rinascita nazionale Scoppia il caso sull'ex Venerabile in tv

Licio Gelli

FIRENZE - Nell'attuazione del Piano di rinascita democratica "l'unico che può andare avanti è Berlusconi". Lo ha detto l'ex Gran maestro della P2. Licio Gelli, a Firenze, dove ha presentato il programma tv 'Venerabile Italia'. Gelli sarà protagonista di una ''ricostruzione inedita'' della storia del Novecento in Italia: dalla Guerra di Spagna agli anni Ottanta, dalla P2 al crack del Banco Ambrosiano. La conduttrice e autrice del programma Lucia Leonessi ha raccolto le testimonianze di Gelli a Villa Wanda, di Giulio Andreotti, Marcello Veneziani e Marcello Dell'Utri. Lo stesso Gelli sarà in studio per l'ultima puntata, dedicata alla sua attività di poeta. Le otto puntate da lunedì prossimo fino a dicembre andranno in onda su Odeon Tv.
Gelli, nel corso della conferenza stampa, ha risposto alle domande dei cronisti su passato e presente d'Italia, passando dalla riforma della scuola alla politica, fino alle vicende giudiziarie di Marcello dell'Utri.
Politica. A proposito del giudizio di Berlusconi e del suo Piano di rinascita democratica, Gelli ha chiarito che il premier è "l'unico che può andare avanti non perché era iscritto alla P2 ma perché ha la tempra del grande uomo che ha saputo fare, anche se ora è in momento di debolezza perché usa poco la maggioranza parlamentare". Gelli ha quindi precisato di non condividere il governo Berlusconi "perché se uno ha la maggioranza deve usarla, senza interessarsi della minoranza''. Gelli ha anche commentato il cosiddetto 'Lodo Alfano': "L'immunità ai grandi dovrebbe essere esclusa, perché al Governo dovrebbero andare persone senza macchia e che non si macchiano mai''.

Fini. ''Avevo molta fiducia in Fini - ha detto Gelli - perché aveva avuto un grande maestro, Giorgio Almirante. Oggi non sono più dello stesso avviso, perché ha cambiato''.
Partiti. Quanto ai partiti, ai giornalisti che gli chiedevano se ci sia una forza politica che ha messo in pratica il Piano rinascita democratica, Gelli ha risposto che ''tutti si sono abbeverati, tutti ne hanno preso spunto'', però, ha notato, ''i partiti veri non esistono più, non c'è più destra o sinistra. A sinistra ci sono 15 frange e la destra non esiste. Se dovesse morire Berlusconi, cosa che non gli auguro perché la morte non si augura a nessuno, Forza Italia non potrebbe andare avanti perché non ha una struttura partitica''.
Riforma Gelmini. "In linea di massima sono d'accordo con la riforma Gelmini perché ripristina un po' di ordine", ha detto l'ex Gran maestro della P2. "Il maestro unico è molto importante - ha spiegato - perché, quando c'era, conosceva l'alunno. Poi il tema dell'abbigliamento è importante perché l'ombelico di fuori non dovrebbe essere consentito, e poi la confidenza tra alunno e professore dovrebbe essere limitata".
"Studenti in aula e non in piazza". E a proposito della manifestazioni di piazza "non ci dovrebbero essere, gli studenti dovrebbero essere in aula a studiare - ha sottolineato Gelli -. Nelle piazza non si studia; se viene garantita la libertà di scioperare dovrebbe essere tutelato anche chi vuole studiare, e molti in piazza non ne hanno voglia. Dovrebbe essere proibito di portare i bambini in piazza perchè così non crescono educati".
"Dell'Utri? bravissimo". "Marcello Dell'Utri è una bravissima persona, onesta e di profonda cultura, non credo che sia mafioso", ha detto l'ex Gran maestro. "C'è una sentenza che Dell'Utri si trascina dietro - ha aggiunto - e che sarà tirata fuori al momento opportuno perché tutto è guidato. La magistratura prende decisioni su teoremi e non su prove e su Dell'Utri il processo non ha fatto chiarezza".
Magistratura. "Se oggi in Italia c'è un potere forte, costituzionale, è la magistratura, perché quando sbaglia non è previsto risarcimento del danno".
Stragi e terrorismo. "Le stragi ci sono sempre state e ci saranno sempre perché non c'è ordine: infatti sono arrivate dopo gli anni '60. Se domani tornassero le Br ci sarebbero ancora più stragi: il terreno è molto fertile perché le Br potrebbero trovare molti fiancheggiatori a causa della povertà che c'è nel paese". Secondo Gelli "le stragi sono frutto di guerra tra bande".
Massoneria. "In Italia - ha sottolineato Gelli - poteri forti ora non ce ne sono e non ce ne sono mai stati. Oggi la massoneria non esercita nessun potere. Ci sono tre, quattro comunioni che contano e che dovrebbero chiedere che gli elenchi dei massoni non debbano essere consegnati al commissariato". "La P2 era riservata, non segreta, ed è stata perseguitata per distogliere l'attenzione da altre questioni".
Reazioni. Per Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd
al Senato, è "sconcertante che dal Popolo delle Libertà non giunga una parola a commento delle dichiarazioni di Gelli che, tra le tante cose gravi dette, indica nell'attuale capo del governo l'unico erede del Piano di rinascita democratica". "E' dall'inizio della legislatura che sosteniamo questa tesi: il programma di governo di Berlusconi ed il piano di Gelli sono la stessa cosa", afferma il capogruppo alla Camera dell'Idv, Massimo Donadi. "Tornano i fantasmi del passato ed è inquietante che in vada in onda l'autocelebrazione di Licio Gelli e un nuovo tentativo di inquinare la vita pubblica", afferma Rosy Bindi, del Pd, vicepresidente della Camera.

Collezione Dylan Dog -in ottimo stato - Un vero affare by Nick

Contatta il 3313495073

Gioca con Felix

Google Map

Il Minollo, Il sito del Buonumore

Comicsando - Tutto Sul Mondo dei Comics, clicca !