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sabato 21 giugno 2008

Ribaltoni napoletani / Salto a destra per Pino Daniele?

Ribaltoni napoletani / Salto a destra per Pino Daniele?
Ribaltoni napoletani / Salto a destra per Pino Daniele?

Prima il plauso alla Lega di Umberto Bossi, poi il lancio della campagna per la raccolta differenziata dei rifiuti a braccetto con il ministro Stefania Prestigiacomo, infine l’invito al neomelodico Gigi D’Alessio a duettare con lui in concerto. Cosa sta succedendo a Pino Daniele? In tanti se lo stanno chiedendo in questi giorni a Napoli, meravigliati da alcune prese di posizione assunte nell’ultimo mese dal cantautore, che sembrano cozzare con le precedenti convinzioni politiche e musicali dell’artista. Il primo segnale di quello che qualcuno ha già ribattezzato come “ribaltone in salsa napoletana” è arrivato poche settimane fa. “La Lega sta dimostrando di essere un partito più maturo, più equilibrato”, ha dichiarato Pino Daniele lo scorso maggio in occasione della riunione del consiglio dei ministri tenutasi a Napoli. “Berlusconi magari l'ha fatto per propaganda – ha aggiunto - ma credo ci sia della buona fede da parte sua. Ha dato un segnale forte alla malavita: che questo governo vuole davvero cambiare le cose”. E sull’emergenza ‘monnezza’ ha commentato: “Linea dura, sulla questione dei rifiuti, significa che hanno preso delle decisioni e secondo me hanno fatto bene”. Parole sorprendenti dal momento che il cantautore più volte in passato aveva rilasciato dichiarazioni cariche di disprezzo nei confronti del centrodestra e soprattutto del Carroccio e del suo leader. “Questa Lega è una vergogna” cantava nel 1991 nel brano “'O Scarrafone” e dieci anni dopo, durante il festival di Sanremo del 2001, a proposito di una visita compiuta in quei giorni a Napoli dal Senatur, Daniele dichiarò: “Bossi che canta ‘Maruzzella’? È un uomo di m... Bossi mi fa schifo e Fini che applaude il suo intervento, quando fino a poco tempo non voleva prenderci neanche un caffè, mi fa ridere”. Per queste affermazioni giudicate diffamanti, il leader leghista querelò il cantautore che proprio di recente, dopo sette anni di battaglie legali, ha finito per perdere la causa processuale.

Ha destato meraviglia nella città partenopea, inoltre, anche l’immagine di Pino Daniele, ieri, a fianco di Stefania Prestigiacomo in occasione della presentazione del progetto “Napoli non è una carta sporca”. Titolo che allude al brano forse più famoso dedicato dal cantautore alla sua città, nel quale denunciava "Napule e' 'na carta sporca/e nisciuno se n'emporta". Daniele è stato scelto dal ministero dell’Ambiente per fare da testimonial nella campagna di sensibilizzazione dei cittadini sul tema della raccolta differenziata dei rifiuti. “Possibile? L'irriducibile cantore della Napoli del nuovo rinascimento accanto a un'esponente della destra che, attraverso l'emergenza, vuol chiudere con il bassolinismo?” si domanda stupito Antonio Fiore nell’editoriale di oggi sul Corriere del Mezzogiorno. Ma ai “ribaltoni” politici si aggiungono anche le “conversioni” artistiche. Sempre ieri, infatti, Pino Daniele ha annunciato che al grande concerto con cui celebrerà i 30 anni di carriera, che si terrà l’8 luglio in piazza del Plebiscito, ha invitato Gigi D’Alessio assieme al quale, ha specificato, canterà due pezzi.

Probabile, a questo punto, che l’atteso duetto canoro sancirà la fine dello scontro interno al mondo musicale partenopeo tra i sostenitori di Pino Daniele e dei testi aperti al sociale e alle denunce civili e i fan della canzone neomelodica che hanno in Gigi D'Alessio il loro guru. E le storiche stilettate verbali tra i due artisti? Acqua passata. “Come fa un artista che si applica nella musica a non farlo anche nel sociale?” dichiarò Daniele nel 2001 riferendosi a D’Alessio e aggiunse: “La Napoli di oggi è quella dei 99 Posse”. La risposta dell’autore neomelodico non tardò ad arrivare. “99 Posse più uno, Pino Daniele, uguale cento: che a Napoli è la toilette”, fu la stoccata di D’Alessio. E ancora nel 2005, dopo che Antonio Bassolino aveva speso parole d’affetto per D’Alessio, Pino Daniele commentò piccato: “Ora che Bassolino ha abbracciato Gigi D'Alessio in piazza Plebiscito io posso finalmente abbracciare Fini o Alemanno. Un sogno si avvera. Non ci sono più confini fra idee diverse”. Anche in questo caso la risposta di D’Alessio non tardò ad arrivare: “Facciamo parte della stessa casa discografica e, forse, io vendo qualche disco più di lui. Invece di parlare male di me, fai la musica, quella che hai sempre saputo fare, concentrati sui dischi e forse continuerai a vendere delle copie in più”.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

mi dispiace per james...
anche se 'na cosa di soldi se la merita.

sahishin

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