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venerdì 6 giugno 2008

Ecomafia 2008: una Campania da record negativo. Aumentano i reati ambientali


Crescono i reati ambientali in Campania
Crescono i reati ambientali in Campania
Sono aumentate le persone denunciate, e i reati commessi. Ma anche i sequestri effettuati nel 2007. Secondo “Ecomafia 2008” l'annuale rapporto di Legambiente è la Campania ad avere il triste premiato della regione con più illegalità ambientali: dai rifiuti alla multifunzionalità del clan dei Casalesi che spazia dal business del cemento al racket degli animali, all'agricoltura, a quello infinito dei rifiuti.

Crescono in particolare gli incendi boschivi dolosi e gli illeciti accertati nei cicli del cemento e dei rifiuti. E' stato calcolato che è sparito nel nulla una montagna di rifiuti speciali alta poco meno di 2.000 metri. E sono stati 83 i reati perpetrati contro l'ambiente al giorno: come dire oltre tre reati ogni ora.

Salgono poi i clan dell'ecomafia: 36 in più rispetto allo scorso anno, sono ora 239, e il loro giro d'affari stimato per il 2007 si attesta sui 18 miliardi e 400 milioni di euro (quasi un quinto del business totale annuo delle mafie) pur contraendosi rispetto all'anno precedente di circa 4,4 miliardi di euro.

 Vittorio Cogliati Dezza, presidente Legambiente
Vittorio Cogliati Dezza, presidente Legambiente

"Le ecomafie gestiscono nel nostro Paese una vero e proprio sistema eco-criminale, estremamente flessibile e diversificato - ha commentato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente-- al quale dobbiamo contrapporne uno legale ed eco-sostenibile e dobbiamo saperlo difendere con strumenti adeguati".

I dati sono intanto impetuosi: gli illeciti accertati dalle forze dell'ordine nel corso del 2007 sono 30.124, il 27,3% in più rispetto al 2006; le persone denunciate 22.069, con un incremento del 9,7%; i sequestri effettuati 9.074 (più 19% rispetto al 2006).

La Campania per il 14° anno consecutivo si conferma leader a livello nazionale per il numero di reati ambientali: nel 2007 sono stati bene 4.695 gli illeciti accertati(+56% rispetto lo scorso anno) alla media di tredici reati al giorno, uno ogni due ore.

In Italia, quasi un reato su sei viene commesso in Campania. Nel 2007 sono state 3289 persone tra denunciate ed arrestate(+16% rispetto lo scorso anno) e ben 1.463 sequestri effettuati.

O’ sistema illegale è gestito da ben 75 clan, che hanno il monopolio sul ciclo del cemento, rifiuti e racket degli animali. La provincia di Napoli con 1.456 infrazioni accertate, 1.645 persone tra denunciate e arrestate e 864 sequestri effettuati si conferma leader a livello regionale, seguita da Salerno con 1336infrazioni accertate, 788 persone tra denunciate ed arrestate e 295 sequestri effettuati. A seguire la Provincia di Avellino con 889 infrazioni accertate, 448 persone denunciate e arrestate e 87 sequestri effettuati.

Dopo 14 anni di denunce siamo davanti ad un unico risultato - ha denunciato Raffaele Del Giudice, direttore Legambiente Campania- un territorio dove legalità ed illegalità sono la faccia di una stessa medaglia, dominio di una criminalità imprenditrice che fa mercato, sa essere aggressiva al momento giusto, e ha convivenze in tutti settori dell’economia. Un crimine subdolo e vigliacco quello degli ecomafiosi, che approfittando della latitanza della politica,sta mettendo in ginocchio intere comunità e le loro economie.”


La Campania continua ad essere appestata dai trafficanti di rifiuti, avvelenata da una rete criminale trasversale che non esitano ad avvelenare una regione intera pur di riempire le loro casse.

E in testa alla classifica a livello nazionale nel ciclo dei rifiuti non poteva che esserci la Campania, che ha dimostrato un “sistema” perverso di gestione illegale di rifiuti urbani e speciali che ha impressionato il mondo intero per le sue conseguenze disastrose. Solo nel 2007 sono state individuate ben 222 discariche abusive. Di tutte le dimensioni.

A livello nazionale la Campania è maglia nera con 613 infrazioni accertate, +36% rispetto lo scorso anno, 575 le persone denunciate e arrestate e 296 sequestri effettuati.

A livello provinciale maglia nera alla Provincia di Napoli con 203 infrazioni accertate, 192 persone denunciate o arrestate e 136 sequestri effettuati, segue Caserta con 123 infrazioni accertate e 94 persone arrestate o denunciate e 50 sequestri effettuati.

Grazie all’introduzione del delitto ambientale di organizzazione di traffico illecito di rifiuti (ex art 53bis decreto Ronchi oggi art260 del codice dell’ambiente) dal 2002 ad oggi in Campania sono arrestate ben 189 trafficanti, 346 persone denunciate e oltre 92 aziende coinvolte con il coinvolgimento di sette procure a livello regionale.

E che dire della “catena montuosa” dei rifiuti scomparsi. In Italia, nella differenza tra la quantità di rifiuti speciali prodotta e quella complessivamente gestite, in nove anni sono scomparsi nel nulla 143milioni di tonnellate di rifiuti. O meglio quantità di rifiuti certamente prodotti, ma di cui non hanno notizie né di attività di recupero, né di corretto smaltimento.

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