Gabriele Sandri 27 anni

Questa mattina cercavo di ragionare sui fatti drammatici che sono successi ieri a Roma e di riflesso anche in altre città d’Italia e che sono questi: un ragazzo di 27 anni è morto all’interno di un’auto, raggiunto da un proiettile. Una volante della polizia era arrivata sul luogo dove doveva sedare una rissa avvenuta tra due diverse tifoserie che si accingevano a raggiungere lo stadio. Da com’è stata ricostruita la scena in tv da parte di diverse rubriche che si sono occupate della vicenda, a sparare è stato un poliziotto. Il questore d’Arezzo che si sta occupando del caso ha riferito che saranno accertate tutte le responsabilità dell’accaduto. Tutte le partite che si sono giocate hanno rimandato il calcio d’inizio di 10 minuti. Il ragazzo che è stato ucciso era un tifoso della Lazio e per questo motivo la partita Inter -Lazio è stata rinviata. A Bergamo i tifosi si sono rivoltati per impedire che la partita Atalanta - Milan si giocasse, creando non pochi danni alla struttura dello stadio. In sostanza, hanno preso un tombino dalla strada e lo hanno usato per fracassare un vetro corazzato che fa da divisione tra i tifosi e il campo di calcio. La partita serale che si doveva tenere tra la Roma e la Juventus su decisione della lega, calcio e sembra anche della questura è stata sospesa. I tifosi delle opposte fazioni si sono organizzati e hanno messo in atto una guerriglia ai danni della Polizia e della sede della lega calcio. Nelle altre città i tifosi hanno solo esposto degli striscioni per protestare contro la mancata decisione di non far giocare le partite. Le tifoserie hanno reagito in diversi modi: a Bergamo per fermare il gioco a Roma perché il gioco si era fermato. In mezzo a tutto questo un ragazzo di soli 27 anni, Gabriele Sandri tifoso della Lazio è morto per mano di qualcuno che il quel momento che ha sparato è anch’esso vittima è carnefice di un sistema Italia che non ragiona più. Mi dispiace dirlo ma i valori della vita, quelli veri e non fittizi, si stanno sostituendo con altri che lo dico francamente, ci porteranno sempre di più l’uno contro l’altro. Ieri sera stordito da queste notizie sono uscito per fare due passi. Credetemi dopo un pò che sono uscito non aspettavo altro che ritornarmene subito a casa. La mia città fa schifo in certi posti e circolare diventa quasi proibitivo per persone normali. Un ragazzo che ho incrociato per un attimo lo sguardo, mi ha apostrofato “che cazzo guardi a fare? “. Ho tirato dritto senza alimentare nessun tipo di polemica. Proseguendo per Via Foria volevo raggiungere un negozio di taralli per portarne due ai miei, la strada è in rifacimento e i lavori proseguono da più di 3 anni. A Shangai in Cina in una settimana alzano un grattacielo. Forse qualcuna dirà, cosa c'entra tutto questo con la morte di quel ragazzo? Non lo so. Il mio vuole essere una riflessione sul mondo che ci circonda. Cerco di capire il perché le cose non funzionano. Perché ci odiamo cosi tanto. La colpa è individuale o collettiva? Chi sbaglia lo fa perché è una persona in malafede o è coinvolto in meccanismi perversi perciò si è dovuto adattare per non essere messo in disparte? Molte volte cercando di ragionare sui nostri comportamenti, sento dire spesso questa frase, “ A Napoli se non ti vuoi rovinare il fegato ti devi adeguare”. Ecco “ Ti devi adeguare” e se poi non ti adegui, cosa succede? Se ti resta ancora un po’ di sale in zucca cerchi di leggere, vedere un film, fare all’amore, coltivare un hobby per sfuggire a questo brutto mondo. E’ se il sale in zucca ti manca che fai SPARI ?