E` arrivata l`attesa stangata ai tifosi partenopei dopo i fatti di violenza a Roma nella prima giornata. Il giudice sportivo, infatti, ha voluto punire `gli atti di violenza commessi nello stadio Olimpico` come si legge nel comunicato ufficiale. I fatti avvenuti in citta` invece non possono essere giudicati dalla giustizia sportiva. Nell`incontro terminato 1-1, si legge sempre nella comunicazione del giudice, `all`inizio del secondo tempo, preceduto dallo scoppio di forte intensita` di petardi nella zona antistante, faceva ingresso nello stadio un folto gruppo di sostenitori del Napoli che, a stento, venivano `accompagnati` dalle Forze dell`Ordine nel settore loro riservato`.
Quinsi e` stato incriminato il `lancio di oggetti vari bottigliette, monete e cosi` via, di bengala accesi e di petardi contro gli addetti alla sicurezza della societa` ospitante e nel settore occupato dalla tifoseria avversaria, scagliandosi contro le vetrate divisorie, una delle quali veniva danneggiata`. Viene inoltre specificato che sono rimasti contusi nei scontri sette agenti di polizia e tre carabinieri. Il giudice ha atribuito quindi la colpa `delle violenze commesse a ben noti gruppuscoli facinorosi annidati nel mondo del `tifo organizzato` e per questo ha deciso di chiudere la curva A e la B del San Paolo fino al 31 ottobre. Il Napoli dovra` quindi giocare con le curve chiuse le partite interne contro Fiorentina (14/9), Palermo (24/9), Juventus (19/10) e Reggina (29/10).
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