di Roberto Fucillo
Sono i punti cardine del nuovo intervento del premier a Napoli dopo una riunione in prefettura di oltre tre ore. Nessun passo indietro, dunque non ci sono buone notizie per i rivoltosi di Chiaiano e per tutti gli altri abitanti dei luoghi interessati ad ospitare le discariche che restano siti di interesse nazionale, saranno sorvegliate dall'esercito anche di notte perchè non vengano danneggiate e chi dovesse provarci rischia serie conseguenze penali. Tutto questo per riaffermare la forza dello Stato: "In Campania quello che è successo è dipeso da una destrutturazione dello Stato - sono i concetti espressi dal premier- troppe volte in passato si è fatto indietro rispetto alle sue decisioni; le opere pubbliche sono state fermate da minoranze organizzate, ma se una minoranza occupa una autostrada questa è una violenza verso i cittadini e lo Stato; troppe volte in passato le istituzioni hanno preso decisioni su aree e impianti e troppe volte queste decisioni non si sono tradotte in realtà, tutto questo non deve accadere più".
Berlusconi non le ha mandate a dire ai magistrati in rivolta per il suo decreto e ha fatto chiari riferimenti alla recente inchiesta che ha portato a 25 arresti. "Proprio per evitare che singoli magistrati locali rompano anche un anello del delicato circuito" il governo conferma la Superprocura e l'unica responsabilità per tutta la regione riguardo alle indagini al procuratore che non a caso in un inciso Berlusconi ha definito già "procuratore regionale". E ha aggiunto: "Spero che di questo si renda conto anche chi ha prodotto provvedimenti sul personale alla protezione civile che in emergenzialità non ha eseguito dettami di legge validi per la normalità ma non per l'eccezionalità".
Le norme dunque vanno lette, sottolinea il premier che ha specificato anche che : "Non si può pensare che le leggi siano dei moloch da applicare in ogni situazione: le leggi devono essere invece adattate a migliorare le condizioni di vivibilità dei cittadini, sono strumenti". Per il premier "non esiste nessun profilo di incostituzionalità per il decreto, ce lo dicono autorevoli giudici costituzionalisti".
Bertolaso ha quindi confermato che gli impianti di cdr saranno chiusi e trasformati in impianti di per la produzione di compost a uso agricolo e ha chiarito che "oggi i cdr hanno lavorato a pieno regime e comunque abbiamo chiesto alle forze armate di assumerne la gestione: è già a Napoli un team del genio militare al lavoro per un addestramento e per rilevare da qui a qualche giorno l'attività degli impianti".
Su Chiaiano, mentre Bertolaso è apparso attendista - "vediamo prima le analisi", Berulsconi non ha avuto esitazioni: "le relazioni tecniche a nostra disposizione ci rendono sicuri della idoneità della cava".
Il nuovo giro di vite di Berlusconi trova peraltro il consenso delle istituzioni locali, è stato lo stesso premier in chiusura a chiarire che "ho lavorato per tre ore con le autorità locali, tutti esponenti dell'opposiozione e abbiamo lavorato molto bene, loro ci hanno confortato nelle nostre decisioni, anzi è venuto proprio da loro il suggerimento esplicito perché si faccia in modo che il decreto legge abbia un iter veloce in Parlamento e non venga cambiato".
(30 maggio 2008)
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