Oggi , nello sfogliare il quotidiano gratuito "Il Napoli", Ho potuto leggere un articolo del Giornalista Luigi Necco. Credo che sia un ulteriore contributo a fare chiarezza sul gravoso problema della spazzatura che sta attraversando la mia città. Lo Propongo nel Blog. Nick
Tutto il male che il Nord ha fatto a Napoli
Luigi Necco*
<>
cento, vengono dal
Veneto dal Piemonte
e dalla Lombardia,
dobbiamo arrestarli
tutti >. Il Procuratore capo
lesse tutti quei nomi, tutte
quelle ditte, tutte quelle industrie,
consultò il codice, guardò
in faccia il Sostituto Procuratore
Donato Ceglie, scosse
il capo e sentenziò <>on devi
fare niente, non li puoi arrestare,
la legge non c’è >. Ceglie
barcollò sotto il ko sferrato dal
suo superiore.
Oggi, le regioni
del Nord, Veneto in prima linea,
rifiutano la monnezza del
Sud. Con grande faccia tosta
dimenticano che sono loro ad
aver creato il Caos che ha generato
l’Inferno della Napoli
di oggi. Ceglie ci aveva messo
due anni tra il '98 e il
scavare, dissotterrare, dissodare,
a individuare misteriosi
luoghi di carico, percorsi tortuosi
e segreti, scarichi improvvisi
penetranti e mortali
come le nubi tossiche che uccidono
i primogeniti degli egiziani
nelle piaghe inflitte da
Mosè all’Egitto. Il giudice che
li aveva individuati non poteva
arrestare i criminali colpevoli di aver scaricato tra Napoli
e Caserta, migliaia e migliaia
di tonnellate di rifiuti
altamente tossici provenienti
da ogni opulenta zona industriale
del Nord Italia. Mancava
l’articolo 153bis. Campagne
inquinate, ruscelli uccisi,
fiumi avvelenati, spiagge infestate.
Bestiame intossicato,
uomini ammalati. Niente.
Qualcuno di fronte all’allarme
sanitario lo derise. Mancava
l’articolo 153 bis. Ditte grandi
e piccole, industrie gigantesche
e minuscole, tutte sapevano
come e dove contattare gli Sterminatori. Donato Ceglie
quell’ indagine l’aveva
chiamata Cassiopea. Costellazione
settentrionale, per indicare
senza equivoci il cinico
atteggiamento del Nord che si
liberava delle sue indistruttibili
sozzure mandandole a
Sud. Morchie di verniciatura,
polveri, amianto, indefinibili
liquami tossici. Tutto scaricato
tra Napoli e Caserta. Pecore
con due teste, colture inaridite,
prati disseccati dagli acidi.
Criminali i committenti, criminali
gli industriali, criminali
gli autisti, criminali le autorità
che non sorvegliavano le
criminali discariche. Denaro,
solo per denaro, per ogni tonnellata
eliminata gli industriali
pagavano appena cento euro
invece di mille. Donato Ceglie
non li potè arrestare. Saviano
a quella inchiesta si è largamente
ispirato per Gomorra.
Qualcosa affiorò durante le dichiarazioni
di Schiavone-Sando
kan, molto altro è nel film
<>eutiful Country >, che Ceglie
presenterà lunedì a Napoli.
Coi giornalisti no, non parla.
C’è troppa attenzione attorno
ai giudici di Napoli, oggi, magari
per quello che non hanno
ancora fatto. I crimini che non
potè punire, scrive Guy Chiappavento,
ci aiutano a ricordare
alle regioni del Nord tutto il
male che hanno fatto a Napoli.
*Giornalista e scrittore
0 commenti:
Posta un commento